Champioship Week: IND@NE preview

Championship Week, la passata stagione qui si è arrestata la corsa al Super Bowl della franchigia di Boston, sconfitti dai Denver Broncos di Peyton Manning. Quest’anno, invece, per rimanere tra le due elette che si sfideranno il 1 Febbraio in quel di Glendale (AZ) i New England Patriots dovranno incontrare gli Indianapolis Colts di Andrew Luck. Pratica già archiviata in Regular season (42-20), ma con questo non voglio dire che sarà una passeggiata affrontarli, questi sono i Playoff, ai quali accedono solo le squadre più forti ed i Colts ne hanno dato prova di esserlo sia in Regular season (11-5), nonostante si dica che la AFC South sia una Division facile, sia nella Divisional round contro l’acciaccata leggenda #18. Lo stesso che per 14 anni della sua lunga carriera ha giocato proprio con loro, prima di essere sostituito dopo un infortunio al collo dall’attuale giovane promessa.

L’ultima apparizione al Superbowl dei New England Patriots risale al 2012, persa contro i NY Giants. Gli Indianapolis Colts, invece, sono arrivati al Superbowl per l’ultima volta nel 2010 quando ancora Peyton Manning era il QB della franchigia e come Head Coach c’era Tony Dungy. Da quell’ultima volta la squadra è cambiata considerevolmente.

Sulla carta, in base alle performance stagionali i Colts, nel ranking NFL sono posizionati più in alto dei Patriots sia per quanto riguarda l’attacco che la difesa, ma dal canto loro questi ultimi hanno molta più esperienza in partite di questo livello ed inoltre giocano in casa, grazie al Homefield advantage.

I Colts non hanno un buon record nei playoffs contro i Patriots (1-3) ed Andrew Luck non li ha mai battuti, ma questo è poco rilevante ai fini della gara. Molto più interessante è la capacità di rimonta New England, come è successo con i Ravens, dove per due volte si son trovati sotto per 14 punti, per poi pareggiare e vincere la partita. La difesa non aveva preparato bene il match, nell’indecisione se schierare Revis o Browner su Torey Smith e su come coprire l’altro Smith SR. Incertezza che ha portato diverse penalità, ma con i dovuti aggiustamenti nel corso della partita e con una buona prestazione dell’attacco sono riusciti a portare a casa il risultato. Difesa e attacco, nonostante i vari problemi che hanno dovuto affrontare durante la stagione, come gli infortuni (Jerod Mayo, Chandler Jones e Stevan Ridley tra i più importanti) ed i problemi di contenimento della OL, sono tra le più bilanciate della lega. Altro indicatore a favore dei Patriots è quello del turnover (+12), avendo perso la palla 12 volte in meno rispetto a quelle dove l’hanno conquistata lontano dalla meta degli avversari. Mentre i Colts sono sotto di 5, hanno dunque un indice di turnover negativo.

Un altro fattore potenziale che potrebbe cambiare le sorti della partita, indipendentemente dalle qualità messe in campo dei due team sono le condizioni meteo. I Colts sono abituati a giocare al chiuso, mentre il Gillette Stadium è all’aperto, e se le condizioni meteo, come è previsto, non saranno delle migliori, essendo previsto molto freddo (ca 32° F), pioggia (90% di probabilità) ed un leggero vento, questo potrà giocare a vantaggio dei padroni di casa.

Brady, avrà bisogno di una OL che lo protegga e gli permetta di lanciare lasciandogli il tempo di pensare, ma anche quando i Patriots sono in modalità hurry up. Ma la pressione da parte dei Colts di sicuro non mancherà. New England dovrà mettere in campo, o almeno provarci, un buon running game, poco convincente ultimamente. Running game che “manca” dalla Week 11 quando le stesse squadre si sono affrontate in regular season e New England è esplosa con le sue 246 yard corse (con una media di 83,4 yard corse nelle ultime sette partite giocate). Jonas Gray, che ha coperto ben 201 yard e realizzato quattro touchdowns nella vittoria su Indianapolis, è stato inattivo la scorsa settimana contro Baltimore, ma potrebbe essere l’asso nella manica di Belichick. La Secondaria non dovrà permettere lanci in profondità ed evitare di commettere penalità per illegal contact.

Luck, avrà tutto il peso sulle sue spalle perché lui sarà il loro running game, la loro pass protection ed il regista dell’attacco. Contro i Broncos, settimana scorsa, a discapito delle 16 cariche di Denver non ha subito nemmeno un sack. Qualità di un QB d’elite agile in una tasca solida impenetrabile. Immancabile sarà un pass rush consistente ed insistente su Brady. Delle tre volte che Luck ha affrontato i Patriots, il punto in comune che hanno questi tre match sono stati gli intercetti, 8 con 6 touchdown. Contro New England ha la più alta percentuale di intercetti tra le squadre che ha incontrato più di una volta. Ma la minaccia più grande sarà il Pro Bowl Darrelle Revis che sarà l’ombra del play maker T.Y Hilton e che cercherà di oscurarlo per tutto il tempo. Luck è pericoloso quando lascia la tasca perchè come lui nessuno è bravo a lanciare in corsa. Se Revis neutralizzerà Hilton, spetterà ai veterani Reggie Wayne e Hakeem Nicks, insieme al rookie Donte Moncrief, creare spazi per le giocate.

Ultimo reparto al quale si dovrà prestare un occhio è lo special team di New England, che vede tra le sue fila giocatori del calibro di Julian Edelman con una media di 12 yard a punt ritornato, primo nella AFC. Secondo uomo da menzionare e Stephen Gostowsky, kicker, che ha realizzato 35 field goal sbagliandone solo due in regular season.

Many tank to Aaron Dahnke, my Broncos friend.